BOX ENEL
DG 2081
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
-PARETI-
Le pareti sono realizzate in conglomerato cementizio vibrato con spessore non inferiore a 100 mm, le caratteristiche delle armature sono conformi a quanto previsto dal D.M. 14 gennaio 2008. Su dette pareti sono installate le porte per l’accesso ai vani MT e BT e le pannellature per l’accesso e la ventilazione del vano TR. Prima della fase di getto vengono predisposti gli inserti di acciaio M12/M16 per il fissaggio dei supporti delle apparecchiature MT/BT, delle pareti metalliche divisorie e dell'impianto di messa a terra.
Nella parte inferiore delle pareti laterali sono previsti due connettori di terra al fine di collegare la rete di terra interna con l’anello esterno. Sulla parete, in corrispondenza dell’armadio rack, è previsto un sistema passacavo (Φ³ > 80 mm) per l’antenna; sulla parete opposta è previsto un passante in materiale plastico per l’uscita cavo di alimentazioni temporanee (Φ³ > 150mm).
-COPERTURA-
L’elemento di copertura sarà smontabile per l'introduzione del trasformatore . La copertura sarà protetta da un idoneo manto impermeabilizzante costituito da membrana bitume - polimero, flessibilità a freddo -10° C, armata in filo di poliestere e rivestita superiormente con ardesia, spessore 4 mm (esclusa ardesia); con un coefficiente medio di trasmissione del calore minore di 3,1 W/°C m². Detta copertura sarà realizzata a due falde sui lati corti e ciascuna falda avrà una pendenza del 2%. Per il corretto defluire delle acque piovane, sarà realizzato al di sotto della
gronda un incavo in modo da realizzare efficiente gocciolatoio. Contrattualmente potranno essere previsti in opzione il rivestimento in cotto o laterizio(coppi o tegole) oppure in pietra naturale o ardesia e il relativo aumento della pendenza.
Il sistema di sollevamento avverrà tramite n.4 golfari M16 predisposti lateralmente alla copertura stessa. Detti golfari devono poter essere rimossi dopo l’installazione della copertura e gli inserti devono essere corredati di tappi in plastica
-FONDO-
La cabina sarà prefabbricata e realizzata come monoblocco ovvero il fondo sarà realizzato in corpo unico con le pareti. La cabina verrà interrata in opera (per una altezza di 500 mm) e, al fine di preservare da eventuali infiltrazioni d’acqua dal terreno circostante, il fondo sarà trattato con rivestimento liquido protettivo, impermeabile ed elastico a base di resine acriliche elastomeriche esenti da solventi.
Sui due fronti, lato porte, saranno previsti i fori per il passaggio dei cavi. Tali fori saranno predisposti di flange a frattura prestabilita verso l’esterno e predisposti per l’installazione dei passacavi (foro cilindrico e superficie interna levigata) conformi alla specifica DS 920; tali passacavi montati dall’interno garantiranno i requisiti di tenuta stagna anche in assenza dei cavi.
-IMPIANTO DI MESSA A TERRA-
L'impianto elettrico per la connessione di tutti gli apparati necessari per il funzionamento della cabina sarà del tipo sfilabile, realizzato con cavo unipolare di tipo antifiamma, con tubo in materiale isolante incorporato nel calcestruzzo . L’impianto deve prevederà:
· il quadro di bassa tensione ;
· n.3 lampade di illuminazione;
· 4 cavi 1x 6mm2 NO7V-K CEI 20-22;
· un armadio rack – omologato e-distribuzione
Tutti i componenti dell’impianto saranno contrassegnati secondo quanto prescritto dalle norme.
FINITURE INTERNE
-PARETI-
Le pareti divisorie tra il vano TR, vano MT e vano BT saranno realizzate in acciaio . Sulla parete lato vano BT saranno installati i quadri BT e gli altri elementi accessori, realizzati il lamiera prezincata DX52D (1.0350) PO Z200 (Tab 6 - UNI EN 10346). I quadri BT saranno installati su supporto DS3055,facente parte della dotazione di cabina . Le pareti divisorie interne saranno verniciate con ciclo di pitturazione con colore grigio RAL 7001 della scala RAL F2.
-PANNELLI-
Il vano TR sarà dotato di due pannelli di aerazione realizzati in lamiera prezincata DX52D (1.0350) PO Z200 (Tab 6 - UNI EN 10346) di spessore 3 mm per il telaio e 1,5 mm per le alette e verniciati con ciclo di pitturazione come da § 6.1.9 della DS918, ma con colore RAL 7001 della scala RAL F2. Deve essere inoltre garantito un grado di protezione verso l’esterno come da IP 33 della Norma CEI EN 60529.
-FINITURE-
Le pareti esterne saranno rivestite con intonaco murale plastico idrorepellente, costituito da resine sintetiche pregiate, polvere di quarzo, ossidi coloranti ed additivi che garantiranno il perfetto ancoraggio sul manufatto, resistenza agli agenti atmosferici anche in ambiente industriale e marino, inalterabilità del colore alla luce solare e stabilità agli sbalzi di temperatura (da -20° a +60°C)..
Il colore del manufatto sarà il RAL 1011 (beige-marrone) o in alternativa RAL 7030 , ad eccezione della copertura che dovrà essere con colore RAL 7001 (grigio-argento); le pareti interne ed il soffitto, saranno tinteggiate con pitture a base di resine sintetiche di color RAL 9010 (bianco puro). In corrispondenza della base del manufatto, ovvero nella vasca contenimento olio,sarà applicata una emulsione bituminosa o primer su tutte le facciate esterne, alla base interna ed alle facciate interne, fino ad una quota di 700mm, facendo in modo che esternamente il colore a quarzo parta sempre dalla quota di 500mm.
-IMPIANTO DI MESSA A TERRA-
La cabina sarà dotata di un impianto di terra di protezione a cui saranno collegati elettricamente all'armatura incorporata del calcestruzzo, tutti gli inserti metallici previsti. Il collegamento interno-esterno della rete di terra sarà realizzato con un connettore in acciaio inox, annegato nel calcestruzzo e collegato all’armatura Tutta l’armatura metallica della struttura sarà collegata a terra per garantire l’equipotenzialità elettrica.Saranno collegate all’impianto di terra interno messe a terra, in particolare:
- quadro MT - cassone del trasformatore MT/BT - rack apparecchiature BT - telaio per quadri BT - tutte le apparecchiature BT.
Nel caso in cui sia necessario potenziare l’impianto di terra base ovvero lo stesso non sia realizzabile, questo può essere integrato da dispersori orizzontali (baffi) escludendo l’uso di ulteriori picchetti. Occorre evitare inoltre il contatto dei dispersori con pietre o ghiaietto che aumenterebbe la resistenza di terra e con il terreno locale che potrebbe corrodere il dispersore.